Ragioni molecolari
L’Atrofia Muscolare Spinale è causata da ridotti livelli di espressione di un gene espresso in tutti i tessuti: il survival motor neuron (SMN) (gene di sopravvivenza dei motoneuroni). Sono state postulate due ipotesi per spiegare l’effetto del deficit di questo gene: la prima ipotesi suggerisce che l’alterazione dei livelli delle proteine che formano lo spliceosoma, le snRNPs, inducano la riduzione della proteina SMN. Lo splicesoma è un apparato della cellula che ha l’importante compito di regolare il processamento dell’RNA con conseguente produzione di molecole con proprietà diversificate. Questo comporta un’alterazione della produzione di proteine importanti per i circuiti moto neurali. La seconda ipotesi è che SMN abbia una peculiare funzione negli assoni che risultano così compromessi nei pazienti SMA.
Dopo un’iniziale ipotesi che la patologia correlasse con la dimensione della delezione del gene SMN1 i vari ricercatori hanno incominciato a considerare che gli effetti del gene SMN2 potessero essere molto importanti per la gravità della malattia. Rimane ancora da chiarire come un gene ubiquitario possa avere effetti prettamente a livello di un unico tessuto, quello nervoso. Consulta questo link per la descrizione delle tipologie di SMA.
Diagnosi di Atrofia Muscolare Spinale
La conduzione nervosa e l’elettromiografia sono degli strumenti indispensabili per confermare il sospetto di deficit neurogenico in pazienti con possibile SMA. La conduzione dei motoneuroni può risultare ridotta e l’elettromiografia può mostrare un incremento delle dimensioni delle unità consistente con una denervazione.
Da un punto di vista di screenning genetico va detto che il 95% dei pazienti SMA mancano dell’esone 7 nel gene SMN1. L’approccio standard consiste nel separare i due geni utilizzando tecniche di PCR (reazione della catena polimerasica), tramite la quale si rileva la delezione del gene SMN1. La specificità è del 99% e la sensibilità diagnostica è del 95%. Il 5% dei pazienti non presenta delezioni, ma inserzioni, mutazioni puntiformi e piccole delezioni di 2 basi che in generale determinano una non corretta trascrizione proteica e quindi una proteina non funzionale.
I genitori di pazienti SMA sono quasi sempre portatori sani, e in quanto tali, il loro rischio di avere altri figli affetti è del 25% per ogni nuova gravidanza. Se l’analisi genetica conferma la diagnosi clinica di SMA, il monitoraggio con alta affidabilità delle successive gravidanze è possibile mediante analisi dei villi coriali durante le fasi iniziali della gravidanza.
Per approfondire ulteriormente questo argomento puoi trovare maggiori informazioni nel documento PDF.