In seguito al rifiuto dei medici degli Spedali Civili di Brescia a praticare le infusioni di cellule staminali sui pazienti con in mano la sentenza del giudice, il tribunale di Pesaro ha emanato un’ordinanza per permettere a Federico Mezzina, bambino affetto da morbo di Krabbe, di usufruire della terapia. L’ordinanza nomina Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, commissario ad acta degli Spedali Civili di Brescia: il medico avrà così l’incarico di reclutare medici disposti a somministrare la terapia.
Il medico sta formalmente invitando i medici del Civili ad eseguire l’ordinanza dei Tribunale di Pesaro. In caso di rifiuto il medico triestino dichiara di essere intenzionato a chiamare il 113 per registrare il crimine.
Lo stesso Andolina qualche giorno fa si era reso disponibile a praticare lui stesso le infusioni, eventualmente affiancato da un anestesista, ma il Csm ha trasmesso il fascicolo dell’ordinanza di Pesaro alla prima commissione e alla procura generale della Cassazione al fine di valutare l’operato dei magistrati. Inoltre la corte d’Appello di Milano ha invitato l’Avvocatura di Stato a impugnare il provvedimento di Pesaro.
L’assessore alla Salute della Lombardia, Mario Mantovani, ha chiesto al premier Renzi una legge in grado di svolgere la matassa e sgombrare il campo da tutte le incongruenze.
Intanto continuano i problemi con le nomine della commissione incaricata dal ministero della Salute della valutazione del metodo Stamina.
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ANSA