COMUNICATO STAMPA
“L’ordinanza del Tar di Roma, che sospende la bocciatura della sperimentazione su Stamina, fa chiarezza e riaccende la speranza nei cuori di tutti noi e di tante famiglie italiane.
Fa piacere constatare come i giudici abbiano rilevato in modo assai chiaro le stesse macroscopiche anomalie che erano sotto gli occhi di tutti. A cominciare dal fatto che nel giudizio espresso dal Comitato scientifico non sono state garantite l’obiettività e l’imparzialità dovute, visto che i componenti di tale Comitato più volte avevano espresso pubblicamente forti negatività sul metodo Stamina. Come il fatto che prima di esprimere il parere negativo, il Comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura presso l’Ospedale civile di Brescia, dalle quali si poteva constatare che i pazienti non avevano subito effetti negativi collaterali. L’ordinanza da’ inoltre ragione del fatto che se si fosse sottoposto a sperimentazione un prodotto anche parzialmente diverso da quello proposto dalla Fondazione, gli esiti ovviamente non sarebbero stati gli stessi. Auspico che il nuovo Comitato scientifico possa, in piena autonomia intellettuale, valutare tutti questi elementi per garantire il diritto alla cura, così come espressamente indicato nella nostra Costituzione alle Autorità sanitarie. Il ministro rifletta bene prima di continuare a ignorare le ragioni del diritto alla cura. Dopo la conquista, in legge di Stabilità, ottenuta dai malati di Sla grazie all’impegno del sottosegretario Baretta e della commissione Bilancio del Senato, mi auguro che finisca l’ostruzionismo al ministero della Salute”. Così la sen. Anna Cinzia Bonfrisco (FI).
Roma,
04 Dicembre 2013